Quello del costruttore è un mestiere specializzato e la costruzione di una casa è al di là delle possibilità di un dilettante. Tuttavia alcuni lavori piú semplici, come costruire un muretto di recinzione in mattoni, per esempio, possono essere affrontati senza troppi paterni d’animo anche dal bricoleur. Prima di iniziare il lavoro, però, è meglio sapere quali e quanti sono i tipi di mattoni, quali gli attrezzi da usare e i metodi per la posa in opera.
I mattoni
In uso da più di 5000 anni, è questo il materiale da costruzione ancor oggi più usato. I mattoni vengono prodotti in oltre 10.000 combinazioni di forma, dimensioni, grana e colori; tuttavia si possono raggruppare in tre categorie principali: mattoni comuni, mattoni paramano o da rivestimento e mattoni da pavimentazione.
I mattoni comuni sono poco costosi, ma presentano una finitura ruvida, poco estetica, e non sono impermeabili. I mattoni paramano invece, con colori che vanno dal sabbia al rosso scuro, con finitura da ruvida a levigata, resistono sia all’acqua sia al gelo e sono adattissimi ai lavori per esterni, come appunto i muretti di recinzione. I mattoni per pavimentazione sono quelli più robusti.
In genere i mattoni si vendono a numero; se si acquistano direttamente in fornace (cioè alla fonte di produzione) si risparmia notevolmente; da tener presente che in questo caso, però, si devono prendere i pacchi preconfezionati da 500 o 1000 unità. Sia i mattoni comuni sia i paramano sono disponibili in dimensioni unificate (5,5 x 12 x 25 cm), ma se ne trovano anche di dimensioni speciali.
I mattoni possono essere pieni (cioè blocchi compatti a superfici piane) o forati (ossia con buchi rettangolari o circolari passanti nel senso della lunghezza). I mattoni pieni si distinguono in extraforti, forti e comuni. Nel vocabolario dei muratori si chiama cantonale il mattone tagliato in misura per completare il paramento agli angoli di un muro; mattone tagliato è il pezzo ricavato da un mattone intero usato per completare un corso: il piú usato è il mezzo mattone, gli altri sottomultipli non hanno nome.
Orditura
In ogni tipo di costruzione i mattoni devono essere concatenati, cosi da garantire a ogni parte della struttura forza e durevolezza. Ogni fila di mattoni è chiamata corso e i corsi sono posati in modo che le giunzioni verticali di una fila risultino sfalsate rispetto a quelle dei mattoni della fila appena superiore. Questo modo di posare i mattoni si chiama orditura.
L’orditura piú comune e semplice, detta anche a mezzo mattone, è quella a greca o a mattoni alternati: i mattoni sono messi in opera in piano, nel senso della lunghezza, in file singole. In muretti fatti con doppie file di mattoni per ogni corso, si possono usare sia il concatenamento olandese, nel quale i mattoni sono disposti uno di punta e uno di taglio a file alternate, sia il concatenamento a blocco, nel quale i mattoni sono collocati di punta e di taglio a file alternate.
Un muretto piú “artistico” si ottiene posando i mattoni a nido d’ape, ossia con un concatenamento a greca e spazi fra un mattone e l’altro.
Attrezzi
Serviranno una cazzuola da muratore e un banco, cioè un quadrato di compensato di 30 cm circa di lato sul quale collocare la malta già pronta per l’uso. Se i corsi da posare superano in altezza il mezzo metro (meglio comunque non superare 1,20 m di altezza, mentre per la lunghezza non ci sono particolari limitazioni), sarà necessaria una LIVELLA a spirito, per verificare l’assetto orizzontale e verticale della posa.
Per tagliare in misura un mattone si useranno scalpello a lama larga e mazzuolo.
Posa dei mattoni
Un muretto di recinzione a concatenamento a greca (o alternato) che sia alto fino a 1,20 m di altezza dovrà avete una fondazione (cioè una lastra) di calcestruzzo non annata larga 50 cm e alta 25 cm. Lo scavo sarà riempito con una miscela di CALCESTRUZZO consistente in 1 parte di cemento e 4 parti di materiali inerti. Dopo aver lasciato indurire il calcestruzzo, stendere il letto di malta e appiattirlo con la cazzuola finché lo strato avrà uno spessore di circa 2 cm (la pressione del mattone lo abbasserà poi a I cm circa).
Spalmare uno strato di 1,5 cm circa di MALTA su un lato del mattone (quello che verrà in contatto con il secondo mattone) e appoggiarlo sul letto di malta a faccia in giú. Procedere nello stesso modo con il secondo mattone e posizionarlo contro il primo mattone, picchiettando con il manico della cazzuola. Continuare la posa del primo corso, controllando spesso con la livella che siano perfettamente orizzontali nei due sensi, e picchiettando ogni mattone che sporga sia pur lievemente.
Iniziare il secondo corso con un mezzo mattone. Per tagliare il mattone a metà si procede nel modo seguente: segnare con la matita e il righello la linea di taglio su tutti e quattro i lati del mattone, poi appoggiarld di costa per terra, preferibilmente su un letto di sabbia. Fare coincidere la lama dello scalpello con la riga tracciata a matita e picchiare leggermente sul manico con il mazzuolo; incidere progressivamente i quattro lati del mattone, infine dare un colpo secco: il mattone dovrebbe spaccarsi di netto a metà.
Posare il secondo corso come indicato per il primo, spalmando la malta sulla base del primo corso e fra un mattone e l’altro. Togliere l’eccesso di malta dalle giunzioni con il bordo della cazzuola. Prima che la malta sia indurita, lisciare le giunzioni fra i mattoni con un raschietto per malta o un pezzo di tubo. L’ultima fila di mattoni può essere posata di taglio, a formare il coronamento, oppure rifinita con una fila di blocchi di coronamento in calcestruzzo, che serviranno a garantire una migliore protezione dagli agenti atmosferici.
Un muretto di mattoni con orditura a greca, alto fino a 1,20 m, dovrà essere supportato da pilastri a ciascuna estremità e da pilastri supplementari ogni 2 m circa di lunghezza. I pilastri possono anche essere un parallelepipedo di due ranghi di mattoni (cioè due mattoni allineati): fra un parallelepipedo e l’altro si poseranno i corsi di mattoni alternati.