In questa guida spieghiamo come fare la manutenzione di un prato.
Tosatura
La tosatura del prato, se non è fatta frequentemente, spesso diventa un lavoro spiacevole e gravoso. Una regolare tosatura leggera, su erba non troppo alta, si fa rapidamente e con poco sforzo. La regola ideale sarebbe di tosare il prato una volta la settimana, dalla primavera fino al tardo autunno.
Al tempo stesso, il taglio non deve essere tenuto troppo basso, questo favorisce l’ingiallimento del prato con il tempo asciutto, e lo slittamento della lama della tosatrice con il tempo umido.
Il segreto per una tosatura facile e uniforme è di possedere una macchina tosatrice efficiente. Per i piccoli tappeti verdi, è piú adatto un tipo di tosaerba a mano con rullo, piuttosto che uno dei modelli grandi a ruote; ma se volete risparmiare addirittura qualsiasi sforzo, adottate una tosaerba elettrica. Ve ne sono di due tipi: a batteria (senza filo) e inserite sulla corrente elettrica.
Per i prati di maggiori dimensioni, invece, una falciatrice con motore a benzina è la migliore soluzione. Qualunque sia il tipo della vostra tosaerba, tenetela sempre pulita. La regolare revisione della macchina vi ripagherà della spesa; e ricordate che le officine preferiscono ricevere le macchine da revisionare d’autunno o d’inverno, piuttosto che all’ultimo momento in primavera.
Se il prato è mantenuto a una certa altezza, da 12 a 25 mm , è possibile ottenere quell’effetto a strisce alternate chiare e scure che è considerato un segno di qualità. Si ottiene tosando il prato a strisce parallele in direzioni opposte: la maniera con cui l’erba è inclinata e riflette la luce, crea l’alternarsi degli effetti di chiaro e di scuro.
Tenete sempre attaccato alla tosatrice il raccoglierba e adoperate l’erba tosata per arricchire la concimaia o per ammassarla al piede degli arbusti come protezione invernale. La sola eccezione si fa durante il tempo particolarmente asciutto, in cui potrete lasciare l’erba sparsa sul prato per mantenere piú fresco il terreno.
Al momento della prima tosatura in primavera regolate l’altezza del taglio alquanto superiore all’altezza normale. In estate non mancate di annaffiare il prato giornalmente e abbondantemente.
In autunno raccogliete con l’apposito rastrello le foglie morte cadute sull’erba. Durante l’inverno, è buona regola non camminare sui prati.
Aerazione del terreno
Il prato ha bisogno, almeno due o tre volte l’anno, di una buona aerazione allo scopo di rompere la compattezza della superficie del terreno e permettere all’aria e all’umidità di penetrare nel suolo per consentire alle radici respiro e nuova espansione. L’autunno e la primavera sono le stagioni migliori per questa operazione, che si può fare con arieggiatori a mano o a motore, o in mancanza con una semplice forca.
All’inizio della primavera gioverà anche passare sul prato l’apposito rastrello a ventaglio raschiando energicamente il suolo: questa operazione serve a portar via l’erba marcita durante l’inverno e la borraccina.
L’inizio dell’estate è il tempo in cui i diserbanti da prato si dimostrano piú efficaci. Se applicati secondo le istruzioni indicate sul contenitore, questi erbicidi faranno piazza pulita delle margheritine selvatiche, delle piantaggini, delle bardane e altre erbe nocive. Esistono anche diserbanti selettivi che proteggono il trifoglio e altre erbe da prato delicate. Al tempo stesso, non trascurate il semplice rimedio di sradicare con le mani le erbacce piú alte.
Se la battaglia contro le erbe selvatiche lasciasse sul terreno chiazze vuote, sarchiate in quei punti la superficie del prato, gettateci un po’ di terra concimata, spargete un po’ di seme coprendolo leggermente col rastrello.
Riparazioni del prato
Per livellare una protuberanza o una depressione che apparissero sul prato, incidete in quel punto col tagliente della vanga o con il tagliabordi a mezzaluna delle linee che formino una H. Seguendo le linee tracciate, sollevate con la vanga le due zolle adiacenti al taglio della lettera H (senza staccarle del tutto) e rovesciatele sul prato; togliete o aggiungete quel tanto di terra che basti per livellare il terreno rimasto scoperto e rimettete le due zolle al loro posto.
Riparate i margini slabbrati di un tappeto erboso, togliendo in quel punto un pezzo rettangolare di zolla che rimetterete a posto in senso contrario, cioè col margine slabbrato rivolto verso il centro del prato. Riempite gli spazi vuoti con un po’ di terriccio e un po’ di seme. I bordi dei prati devono essere rifilati con cura in primavera, tirando contro il bordo un filo ben teso per guidare il lavoro del tagliabordi.
Ricordatevi che l’erba dei prati ha bisogno di nutrimento come qualsiasi altra pianta; i fabbricanti di fertilizzanti forniscono stimolanti primaverili e autunnali: usateli col tempo piovoso. Sarà anche efficace spargere sulla superficie della torba, poiché ha azione sotterranea. Per la formazione di un nuovo tappeto erboso si può seguire il sistema della semina oppure il trapianto con zolle erbose divise in ciuffetti. Il seme è molto piú economico, ma le zolle (“piote”) danno un risultato molto piú rapido con minima fatica. Adoperate seme di prima qualità, da 45 a 60 gr per mq. Il suolo dovrà essere sciolto, soffice e privo di zolle grossolane in superficie, ben compresso e rastrellato.
Servendovi delle zolle erbose, preparate il terreno come per la semina, e trapiantate i ciuffetti ricavati dalle zolle alla distanza di 10-15 cm l’uno dall’altro; in breve tempo si congiungeranno dando luogo a un tappeto molto consistente. Con un metro quadrato di “piote” divise in ciuffetti, si coprono da 10 a 20 mq di superficie. Per i bordi o piccole superfici, si possono acquistare le zolle in rotoli, che si stendono come un tappeto. Ricordate che il prato ha bisogno in estate di abbondanti annaffiature con la sistola, tubo di gomma per annaffiare.