Quando un operaio attribuisce ad arnesi mediocri lo scarso risultato di certi suoi lavori spesso ha ragione. Infatti vi sono arnesi che possono rendere difficile, se non impossibile, un buon lavoro anche al migliore degli operai. Regola fondamentale, quindi, è quella di acquistare i migliori utensili che potete permettervi.
Val piú possedere un piccolo corredo di buoni attrezzi, che un vasto corredo di cattivi attrezzi. Fate un bilancio per mettere insieme la serie di pezzi necessari e, se sono di buona qualità, vi dureranno tutta la vita. I buoni utensili si dimostrano con l’andar del tempo di gran lunga i piú economici.
Ora occupiamoci delle cose che possono danneggiare i vostri utensili e causare il loro logorio.
Uso non idoneo
La piú comune di tutte le cause di danneggiamento e di logorio, che tuttavia può essere totalmente evitata, è l’uso non appropriato dell’utensile. Quindi non adoperate mai un cacciavite o uno scalpello per aprire i barattoli delle pitture, non provate mai a tagliare materiali duri servendovi di una sega da legno, o sgorbiare il gesso con uno scalpello da legno.
Conservazione non appropriata
Riguarda in particolare gli utensili da taglio, che devono essere tenuti appesi a una rastrelliera o a dei ganci — mai messi alla rinfusa in una scatola o in un cassetto. Conservate gli utensili di acciaio (e il prezioso trapano elettrico) in luogo asciutto. Se devono essere tenuti nel capanno del giardino, proteggete almeno le superfici metalliche con un leggero strato di grasso per preservarle dalla ruggine.
Disordine
Non riponete mai gli utensili in condizioni da potersi sciupare. Per esempio, appoggiate sempre le pialle su un fianco, non con il tagliente a contatto del banco o del pavimento. Dopo l’uso, ripulite per bene gli utensili e poi ripassateli con uno straccio leggermente imbevuto d’olio. Strofinate sempre gli scalpelli dal manico verso la punta, non nell’altro senso.
Perdita del filo
Questo inconveniente è inevitabile nel caso di utensili da taglio adoperati da parecchio tempo o che hanno subito danni al tagliente. Una buona manutenzione esige che gli utensili siano affilati a intervalli regolari. Gli scalpelli si affilano facilmente su una cote a olio. Avrete notato che la punta della lama presenta due smussi: è la punta estrema a smusso piú corto che deve essere affilata. Mantenete costantemente l’utensile a un angolo di 25-30° rispetto alla superficie della cote, e passatelo avanti e indietro sulla pietra.
Se l’utensile oscilla durante l’operazione, il tagliente si arrotonderà. Mettete ogni cura affinché l’affilatura risulti uniforme: il tagliente deve essere diritto e parallelo.
Se il filo è stato danneggiato fortemente dovete prima rifare, a mezzo della mola, lo smusso piú lungo allo stesso angolo di quello precedente, finché non sia esattamente ricostruito.
Avrete ora una smussatura completa all’estremità dello scalpello, che deve essere rettificata alla perfezione. Fate allo smusso minore un nuovo filo sulla cote a olio, come per una normale affilatura. I ferri della pialla possono essere affilati esattamente nella stessa maniera. Questi saranno un po’ piú difficili a rettificare a causa della loro maggiore larghezza: la perfezione si acquista con la pratica.
Le punte delle lame dei cacciavite faranno meglio il loro lavoro se si rettificano di quando in quando, specialmente se hanno subito dei danni. Per questa operazione, servitevi di una mola a smeriglio, ma cercate di ottenere una estremità piana, di spessore adatto per poter far presa nel taglio della testa della vite corrispondente, in modo che l’utensile sostenga la vite in posizione orizzontale. La cosa principale da osservare nel rettificare la lama di un cacciavite è di rendere la punta piana e non angolare.
Le seghe vanno affilate con una limetta di sezione triangolare, operando su un dente alla volta. Sarà poi necessario passare i denti alla macchina rettificatrice. L’affilatura delle seghe è un lavoro che va lasciato a gente del mestiere. Voi potrete aggirare l’ostacolo usando seghe a lame intercambiabili.
Gli scalpelli laminati a freddo possono venire affilati alla mola. Evitate di surriscaldare la punta dell’utensile affinché il metallo non si addolcisca; perciò affilate soltanto per pochi secondi alla volta, immergete la lama in acqua o olio per raffreddarla, ripetendo l’operazione per tutto il tempo che sarà necessario.