In questa guida proponiamo un calendario dei lavori in giardino.
Indice
Gennaio
All’aperto avete ancora ben poco da fare a causa del terreno duro e gelato. Controllate che le piante delicate siano tuttora protette contro il vento da schermi e tutori, e da mucchi di foglie secche al piede contro i rigori del freddo. Prestate le vostre cure alle piante da appartamento e della serra, specialmente alle bulbose che cominciano a fiorire; annaffiatele solo quando la terra nei vasi appare asciutta.
Scegliete nei cataloghi i semi da ordinare.
Febbraio
Ora potete cominciare a rivoltare il terreno delle aiuole vuote rimasto in riposo dall’autunno precedente. Iniziate la potatura dei rosai rifiorenti e delle piante a fioritura estiva: ibiscus, gelsomini, lagerstroemia, e degli alberi da frutta non potati in autunno. Piantate nuovi cespugli, alberetti e rosai. Preparate i letti caldi per la seminagione degli ortaggi, ed i plateaux in serra per seminare le piantine a fioritura primaverile. Zappate la terra per estirpare le erbacce. Si può cominciare a mettere in vegetazione i tuberi delle dalie e delle canne indiche, spruzzandoli leggermente con acqua. Spuntano timidamente i crocus e i bucaneve, e le prime violette, messaggeri gentili della primavera che ormai sta per arrivare.
Marzo
Siete ancora in tempo per finire di potare i rosai rifiorenti, sia a cespuglio che rampicanti. La potatura deve essere praticata a tutti i rosai: tanto a quelli coltivati in piena terra che a quelli in vaso, alle varietà a grandi fiori, alle polyantha, e alle sarmentose rifiorenti. Ricordate però che i rosai a piccoli fiori non rifiorenti dovranno essere potati subito dopo la fioritura, tagliando i mazzetti di fiori appassiti tre o quattro centimetri al di sopra del punto in cui il piccolo ramo che li sorregge si congiunge al ramo principale.
Spargete concime animale fra le piante e concimate il prato, a meno che non dobbiate impiantarlo del tutto, ché questa è la stagione piú adatta. Seminate su letto caldo i pomodori, e in serra o all’aperto in plateaux sotto vetro i primi fiori estivi: petunie, portulache, aster, tagete, salvie splendens, zinnie ecc.
Aprile
Siete ancora in tempo a seminare il prato o a piantarlo a ciuffetti. Si interranno i bulbi dei gladioli, i delphinium e altre piante vivaci a rizoma. Gli alberi da frutto, i rosai e gli arbusti in genere devono essere spruzzati con una soluzione di solfato di rame o altro insetticida. Se le dalie hanno cominciato a vegetare, si mettono a dimora, moltiplicandole per talee o per divisione dei tuberi. Si fanno le prime talee con le spuntature dei gerani. Cominciano a sbocciare le prime rose.
La coltivazione dei gladioli riesce meglio in piena terra che in vaso, ma si possono ottenere risultati buoni anche in grande cassette, profonde almeno 30 cm, purché in posizione assolata.
I cormi di gladiolo debbono essere interrati a circa 10 cm di profondità e alla distanza di 20 cm uno dall’altro, assestando bene il terreno attorno ai bulbi e infiggendo a lato di ognuno un sottile stelo di bambú che avrà il compito di sostenere le future piante.
Maggio
Si medicano i rosai; si tosa per la prima volta il prato regolando il taglio piú alto del normale. Si acquistano le piantine da orto e le annuali da aiuole e bordure, e si mettono a dimora unitamente a quelle nate dalle semine in serra o su letto caldo. Portate all’aperto le giovani piante dei crisantemi e i vasi delle piante di agrumi. Date al prato tosature periodiche e per le prime annaffiature nei giorni non piovosi.
I rosai e le bulbose primaverili sono ora tutti in fiore: il giardino ha indossato il suo manto piú delicato e prezioso.
Giugno
Cominciano a fiorire le dalie. Si potano le piante di rose non rifiorenti e gli arbusti che hanno già fiorito: spirea, philadelphus; si torna a medicare i rosai e gli alberi fruttiferi. Si inizia la semina delle biennali: violacciocche, bocche di leone; in serra seminate i ciclamini, le primule, le cinerarie per l’anno prossimo.
Togliete dal terreno i bulbi dei tulipani, dei giacinti, dei narcisi ecc., purché le foglie siano completamente seccate: dopo averli fatti asciugare all’aria, poneteli in cassette piene di sabbia, in luogo fresco e ventilato. Date frequenti annaffiature alle aiuole e al prato durante i periodi di siccità.
Luglio
Si possono ancora potare le piante di rose non rifiorenti; si mettono in terra le bulbose autunnali; si potano i rami legnosi del lampone e dell’uva spina che hanno portato frutti. Se necessario, spargete nei viali i diserbanti, e nel prato gli speciali diserbanti selettivi. Aerate la serra e schermatene i vetri. Tagliate tutti i fiori seccati delle piante annuali e le rose non colte prima che vadano in frutto.
Le annaffiature diventeranno sempre piú frequenti e abbondanti.
Agosto
È il mese in cui la giardiniera ha meno da fare: non le resta che raccogliere i frutti sugli alberi e godersi lo spettacolo della lussureggiante fioritura delle piante annuali: le fiammanti salvie splendens, le tagete dai caldi toni gialli e aranciati, le dalie decorative, le zinnie maestose e vellutate; gli aster e i phlox si coprono letteralmente di fiori; i muri scompaiono sotto la prorompente vegetazione delle clematidi, dei gelsomini e della azzurra plumbago; dalla balaustra della terrazza le petunie e le begonie pendule ricadono come cascatelle multicolori. È il momento del massimo splendore del giardino.
Non dimenticate mai di annaffiare frequentemente, al tramonto, i tappeti erbosi, gli arbusti e le diverse piantagioni che possono soffrire per la siccità della stagione. Verso la fine del mese, se la temperatura diverrà piú fresca, sarà possibile seminare l’erba e diverse specie biennali a rapida crescita; le piante annuali seminate in questo mese fioriranno piú presto e piú abbondantemente.
Settembre
Attenzione alle prime giornate di vento; rinforzate i sostegni delle dalie e degli alberelli piú delicati; verificate le legature delle piante rampicanti. Si medicano i crisantemi, si piantano in serra nelle vaschette di fibra i primi bulbi che fioriranno a Dicembre; si mettono a dimora le piantine delle violacciocche, delle bocche di leone e delle pensées che do vranno passare l’inverno all’aperto. Si possono piantare nuovi alberetti e arbusti sempreverdi, assistendoli con frequenti annaffiature nei primi tempi.
Il giardino conserva tuttora il suo fascino: la bella stagione che sta per lasciarci ci fa amare e apprezzare di piú i fiori che resistono ancora: le ultime rose rifiorenti, gli anemoni japonici, le dalie e le zinnie; ma il fiore dell’olea fragrans seccando ci avverte col suo profumo che l’estate è finita.
Ottobre
Cominciate a sgombrare man mano il terreno dalle annuali che hanno compiuto il loro ciclo; lavorate il suolo, concimatelo e lasciate le aiuole in riposo per le colture primaverili. Con le prime piogge autunnali, guerra alle chiocciole con esche avvelenate. Si piantano nuovi rosai e si interrano le bulbose primaverili: giacinti, tulipani, scille, narcisi, cro-cus, bucaneve ecc. Si bruciano le foglie morte o si ammucchiano nella concimaia. Si potano i rosai e gli alberi da frutto, a meno che non si preferisca rimandare a febbraio. Si colgono le ultime mele da inverno.
Novembre
Siamo ancora in tempo per piantare nuovi rosai e nuovi alberi da frutto, e a interrare le bulbose primaverili. Potate il legno morto ovunque si trovi; raccogliete i tutori, i paletti, le etichette e tutto il materiale estivo e riponetelo per il prossimo anno. Stonate i bulbi delle begonie e i tuberi delle dalie dove le foglie appaiono seccate, metteteli ad asciugare prima di riporli nelle cassette piene di segatura o di sabbia.
Dicembre
La stagione finalmente permette alla solerte giardiniera di concedersi un po’ di meritato riposo. Il giardino dorme: unico segno di vita, la fioritura dell’iberis invernale che stende sul terreno un candido tappeto, immagine della neve imminente. Durante questo mese le piante d’appartamento esigono le cure piú attente e assidue perché questo è un periodo moto difficile per la loro vita. Badate che siano sistemate in buona luce e non troppo vicine alle fonti di calore.