In questa guida spieghiamo come fare un buco in un pavimento.
Gli spazi ristretti delle case moderne costringono a razionalizzare al massimo l’uso dello spazio disponibile. I pavimenti, in tutto questo, vengono coinvolti ogniqualvolta sia necessario fissarvi saldamente le piantane di una libreria o di una scaffalatura, i tamponi di gomma che limitino l’apertura delle porte e gli stessi apparecchi idrosanitari.
Il lavoro può presentarsi anche molto difficile in relazione al tipo di pavimento su cui va eseguito;
pavimento in mattonelle: la superficie delle mattonelle, in modo particolare di quelle in ceramica smaltata, è dura e nel contempo fragile; finché possibile praticare il foro in corrispondenza delle giunture; l’attrezzo richiesto è il trapano elettrico su cui sarà montata una punta speciale ad alta resistenza. Il fissaggio di oggetti sul pavimento si farà, come visto per le pareti, utilizzando tasselli ad espansione di plastica o di gomma di diametro appropriato allo sforzo che dovranno sostenere. Il foro dovrà essere eseguito con una punta dello stesso diametro del tassello; per fare in modo che la punta del trapano non scivoli via sulla superficie lucida delle mattonelle, marcare il punto da forare con una matita grassa (la crocetta dovrà essere visibile anche a foro eseguito); puntare la punta, a trapano fermo, sul segno esercitandovi sopra una certa pressione. Avviare il trapano, pronti ad arrestarlo se dovesse scivolare. La superficie vetrificata si incide e si potrà poi proseguire fino alla profondità richiesta. Su materiali molto duri, è indispensabile utilizzare punte di qualità, meglio se nuove. Per agevolare, infine, la foratura, converrà arrivare al diametro richiesto attraverso tappe successive, partendo da punte di piccolo diametro; con queste punte bisognerà fare attenzione a non surriscaldarle, dato che il trapano sviluppa con esse la sua massima potenza torcente;
pavimento di marmo e di calcestruzzo: si usano le stesse tecniche viste per le mattonelle; le difficoltà in tal caso sono ancora maggiori per la resistenza che oppongono questi tipi di materiali. Preparare il segno sul pavimento e tenere a portata di mano una scodella d’acqua. Iniziare il foro con la stessa tecnica vista prima, tenendo però conto che se questo capita su di una stuccatura del marmo, si avrà inizialmente vita facile, ma successivamente quando si incontrerà il marmo vero e proprio, la punta potrebbe scivolarvi sopra di traverso; in questi casi si dovrà procedere con cautela. Per aumentare l’abrasione prodotta dalla punta e, nel contempo, per raffreddarla, colare di tanto in tanto dell’acqua nel foro, dopo aver sfilato la punta. Non esercitare pressioni eccessive sul trapano facendolo scendere di giri; aiutare, invece, il suo lavoro di preparazione intervenendo di tanto in tanto con un piccolo scalpello a punta da muratore; asportare di frequente la poltiglia che la punta espelle dal foro e non tentare mai di allargarlo agendo con la punta in senso trasversale. Se è necessario ricavare un foro di dimensioni notevoli, praticare più fori lungo il suo perimetro e completare poi il lavoro con lo scalpello.