L’hobbista può raggiungere la stessa perfezione di un falegname conoscendo i gesti e le tecniche elementari per levigare e praticare dei fori nel legno.
Indice
Levigare
Il blocco per levigare è indispensabile per la finitura delle facce a vista, e dei piani di una certa larghezza.
Acquistatelo, o realizzatelo da soli con un pezzo di legno che avvolgerete con della carta vetrata. I blocchi per levigare, che troverete in commercio, possono essere abbastanza larghi per alcune superfici; di solito sono dotati di una maniglia di presa. Possono essere dotati di una piastra metallica o in gomma, ma le piastre in legno sono di solito preferibili per i lavori di falegnameria. La regola fondamentale, è quella di levigare sempre nel senso delle fibre. Alleggerite la pressione sul blocco, quando giungete all’estremità del pezzo, per evitare di arrotondare il bordo.
Se la superficie presenta numerose irregolarità, potrete ricominciare il lavoro con un raschietto. Una levigatura accurata (per preparare il legno a ricevere il prodotto di finitura) si effettua in tre o quattro tappe. Si comincia con della carta vetrata a grana rilevante (80) per sgrossare il lavoro; successivamente si passa ad una grana di 120 o 150, poi a quella di 220 o 240; si termina con una grana di 320 o 360. Esistono delle grane ancora più fini (400, 440), per i ritocchi e la finitura degli smalti. Quando ci si appresta a stendere della vernice trasparente con un tampone, si può utilizzare della polvere per levigare (da stendere con un blocco dotato di piastra in feltro), bagnando la superficie. Questa polvere leviga molto finemente e funge da turapori. La levigatura delle finiture delle modanature può essere effettuata con della pietra pomice (perfettamente diritta) versando, sul legno, un miscuglio di olio di vaselina e di acquaragia.
Il blocco per levigare è ideale per preparare delle ampie superfici a ricevere la loro finitura.
Per ammorbidire le forme, potete smussare gli spigoli: levigate con un piccolo blocco inclinandolo a 45 gradi rispetto alla faccia a vista.
Per smussare lo spigolo di un pezzo, incrinate il blocco a 45 gradi e muovetelo solo dalla faccia a vista verso l’estremità (per evitare che il legno si scheggi).
Potete anche smussare uno spigolo tenendo, con le due mani, un foglio di carta vetrata e facendolo scivolare su di esso.
La levigatura di una faccia d’estremità è abbastanza difficile. Fissate il foglio di carta vetrata sul banco da lavoro, e strofinate il pezzo tenendolo ben diritto.
Dopo avere levigato le superfici, e prima della finitura, eliminate con cura la polvere con un panno pulito o uno scopino.
Per levigare i bordi curvi, i pezzi piegati e l’interno dei fori, arrotolate della carta vetrata line su una piccola barra rotonda.
Le modanature e i pezzi profilati, possono essere levigati con spugne abrasive (a grana grossa, media o fine).
Per i motivi in rilievo o scolpiti, utilizzate delle pagliette di lana d’acciaio molto fine. Levigate seguendo il più possibile il senso delle fibre.
Modellare gli spigoli
La carta vetrata e gli utensili abrasivi non servono solo a levigare, ma anche a modellare eventualmente i pezzi, in particolare i bordi e gli spigoli. È cosi che nella scultura del legno si può lavorare con la carta vetrata o con la lima per sagomare i volumi. Nello stesso modo, se realizzate dei modellini o dei giocattoli, potrete lavorare in egual maniera numerosi piccoli pezzi.
Smussare un bordo
Se desiderate smussare il bordo del piano di una tavolo, non lavorate a caso, poiché la forma ottenuta sarebbe irregolare. Effettuate una tracciatura sul bordo, all’estremità del pannello, ed utilizzate una sagoma, portando lo smusso sulla parte concava, che fungerà nello stesso tempo da blocco per levigare. Questa sagoma può essere semplicemente un pezzo di modanatura, ma potete anche modellare con la fresa. Cominciate sbozzando con la pialla inclinata a 45 gradi. Quando lo smusso è sufficiente, passate alla levigatura, ponendo la carta vetrata sulla sagoma. Terminate con una grana fine.
Raspe e lime
Le raspe permettono anch’esse di arrotondare i pezzi e di modellarli. Le lime per falegname servono soprattutto alla finitura delle superfici sgrossate dalle raspe. Oggi si trova tutta una serie di utensili abrasivi, in particolare le pialle-raspa, le lame abrasive al carburo di tungsteno.
Per arrotondare il bordo, lavorate il pezzo con la pialla, inclinandola a 45 gradi. Lo smusso è stato precedentemente tracciato sui bordi all’estremità del piano.
l blocco per levigare comporta una parte concava che riproduce lo smusso che si vuole eseguire. La sagoma è stata tagliata da un pannello di compensato.
La pialla raspa è un utensile estremamente efficace e rapido per modellare gli smussi. Bisogna in seguito finire con la carta vetrata.
La lima è indicata per la finitura delle parti curve concave. Potete anche utilizzare della carta vetrata arrotolata su una barra rotonda.
Tagliare diritto
La guida presentata in questa figura, per quanto molto semplice, risulterà molto utile (oltre che economica) per l’esecuzione di svariati tipi di tagli.
Per tagliare un pezzo, cominciate effettuando la tracciatura sulle quattro facce a vista. Segate prima muovendo la mano verso di voi e tenendo la lama ben inclinata.
Quando il taglio avanza, riportate la lama quasi orizzontalmente. Tirate verso di voi e spingetela nel senso opposto fino all’estremità.
Foro passante
Praticando un foro da una parte all’altra del pezzo, rischiate di scheggiare il legno all’uscita della punta. Per evitare ciò, ponete il pezzo su una zeppa.
Potete anche interrompere la foratura sul lato a vista, quando la punta di centratura esce sulla faccia nascosta.
Dovete allora capovolgere il pezzo, porre la punta di centratura nel foro, e praticare il foro molto dolcemente.
Profondità
Quando praticate un foro con un girabecchino o un trapano, dovete utilizzare una guida di profondità, ponendo un nastro adesivo sulla punta.
Fermatevi quando il nastro arriva rasente al pezzo. Potete anche sostituire il nastro adesivo con un elastico.
Per ottenere questa guida, è necessario partire da un rocchetto, nel quale è stato praticato un foro del diametro della punta. Una piccola vite permette di fissarlo.
Realizzazione di fori di grande diametro
In molte occasioni, è comodo praticare i fori di grande diametro con il girabecchino dotato di una punta estensibile regolare, che è possibile utilizzare anche con il trapano. Tuttavia, quando è possibile, è più semplice e rapido utilizzare delle seghe a tazza montate su trapano, che vengono vendute in set di cinque o sei diametri diversi.
Con la sega
Per tagliare delle forme circolari, o curve, di qualsiasi diametro su dei piani, il gattuccio è l’utensile ideale. Il seghetto da traforo va anch’esso bene, a condizione che non sia troppo lontano dal bordo del pezzo. Oggi si utilizza sempre più il seghetto alternativo, pratico e leggero.