Un modo veloce ed economico per rinnovare completamente l’aspetto di una cucina o di un bagno senza dovere eseguire lavori di demolizione sulle vecchie pareti piastrellate consiste nell’utilizzo degli smalti bicomponenti per pitturare le piastrelle.
Si fa presto a dirlo, ma si tratta di un lavoraccio che comporta il preliminare smontaggio dei pensili, un pesante lavoro di mazzetta e scalpello, polvere che Invade tutta la casa, gran quantità di scarti, tra piastrelle e malta, da dovere smaltire in una discarica, tanto che di fronte ad un simile disastro si finisce col tenerci le piastrelle così come sono e guardarle ogni volta con sempre maggior fastidio.
Se quello che meno ci piace nella vecchia piastrellatura è il colore, non c’è affatto bisogno di buttare all’aria tutto quanto: oggi l’industria delle pitture ha fatto passi da gigante e propone soluzioni innovative che fino a pochi anni fa sarebbero state del tutto impossibili.
Occorrente
Servono: una soluzione acida (il cui compito è quello di pulire e sgrassare le piastrelle) e lo speciale smalto. Questi smalti sono sempre bicomponenti, o da miscelare in un solo barattolo, o da dare in due mani successive, la prima di colorazione e la seconda di indurimento.
Come ci sono smalti per ferro che svolgono contemporaneamente la funzione di antiruggine e di decoro e che è possibile applicare senza dover prima levigare il metallo, così ci sono smalti, bicomponenti, che si aggrappano alla ceramica di qualsiasi tipo, smaltata o no, con una tenacia quasi pari a quella ottenibile con la cottura degli smalti e resistono agli urti, ai grassi, al raggi ultravioletti, al calore e ad ogni altra aggressione possibile nell’ambiente domestico.
Pitture del genere, naturalmente, richiedono un po’ più di attenzione di quanta non se ne ponga nel ridipingere la porta della cantina.
Attaccano bene solo su superfici assolutamente prive di unto e grasso ed hanno un tempo di apertura assai più breve degli smalti a solvente o ad acqua, per cui richiedono non solo una pulizia accuratissima delle vecchie piastrelle, ma anche un’applicazione veloce, premiata dal fatto che il nuovo smalto va fuori polvere dopo meno di un’ora e asciuga perfettamente, secondo la temperatura, in due o tre.
Pulizia
1: Tolti l’eventuale zoccolino e le placche degli apparecchi elettrici (sigillando le scatole con nastro adesivo), si fa una prima pulizia molto accurata con uno sgrassante domestico e, se del caso, si stuccano fori e fessure.
2: A stucco asciutto e levigato con carta abrasiva, si ripassa tutta la superficie con uno straccio che non perda peli o con panno carta imbevuti dello specifico pulitore per piastrelle.
Preparazione
1: prima di cominciare a dare lo smalto si debbono proteggere con nastro maschera-tutte le superfici che poggiano contro le piastrelle (piano di lavoro, pensili, sanitari).
2: non tutti gli smalti per ceramica hanno la stessa composizione e lo stesso modo d’uso; le istruzioni vanno seguite con la massima cura. Preparato lo smalto si comincia a seguire col pennello tutte le fughe, facendovi entrare a fondo il prodotto.
3: completata la maglia delle fughe, si tira lo smalto sull’intera superficie, con un rullino (specifico per il tipo di vernice) che uniforma perfettamente il colore.
4: dopo circa 30 minuti il prodotto acquista consistenza, pur rimanendo fresco, ed eventuali colature o imprecisioni possono essere eliminate ripassando lo smalto con un rullino asciutto: l’effetto a ‘buccia d’arancia che si manifesta è solo temporaneo, lo smalto si ridistende spontaneamente,
Pittura
1: prima della smaltatura delle piastrelle è necessario applicare sulla superficie una soluzione acida che pulisce e sgrassa la ceramica fornendo il sotto fondo ideale per il successivo trattamento di smaltatura.
2: dopo aver aperto il barattolo dello smalto epossidico W si versa tutto il catalizzatore.
3: si mescola accuratamente così che il catalizzatore si distribuisca in modo omogeneo nel colore.
4-5: si inizia dalla parte superiore della piastrellatura applicando pennellate regolari e si prosegue lavorando zone non superiori a un metro quadrato.
6-7: dopo circa 30 minuti il prodotto diventa più consistente, ma può ancora essere ritoccato, per eliminare eventuali colature o imprecisioni, con un rullino asciutto: la superficie non sembra liscia, ma lo diventa asciugando del tutto.