Sempre alla ricerca di spazio, viene spontaneo chiedersi perché non utilizzare meglio, nel senso verticale, i volumi di cui si dispone in una casa moderna; corridoi, ingressi, sgabuzzini ecc. sono pressoché inutilizzati; ecco quindi il sempre più diffuso ricorso alle controsoffittature.
Se la casa in cui si abita è di proprietà, non vi sono ostacoli alla realizzazione di queste opere; se però è in affitto è necessario studiare una soluzione che permetta, dovendo lasciare la casa, di restituirla nelle stesse condizioni in cui è stata consegnata.
Se si vuole controsoffittare un ingresso solo per conferirgli maggior calore e una nota di personalità, il materiale per il rivestimento e le strutture portanti potrà essere molto leggero; se invece sopra la porta di ingresso di un bagno si vuole ricavare un controsoffitto parziale da utilizzare come ripostiglio le strutture e talvolta gli stessi rivestimenti dovranno essere molto più robusti.
La struttura portante
Secondo i criteri di smontabilità sopra citati, la struttura portante dovrà essere resistente, leggera ed esteticamente valida; per rispondere a quest’ultimo canone la soluzione migliore è di nasconderla alla vista; per conferirle resistenza è importante fare in modo che gli sforzi ai quali è sottoposta vengano scaricati sulle pareti.
Il sistema che si propone, utilizza una cornice di listelli di legno fissati alle pareti mediante tasselli ad espansione a vite; su questa « cornice », unico elemento fissato alle strutture murarie, sono collegati listelli trasversali, piani di appoggio e rivestimenti. Se il controsoffitto copre un locale largo più di un metro e mezzo, è necessario ricorrere ai listelli trasversali; per dimensioni inferiori è sufficiente impiegare dei pannelli di truciolato compresso.
La realizzazione
Il controsoffitto dovrà essere almeno 4-5 cm più alto delle cornici delle porte, anche per ragioni estetiche. Decisa l’altezza dal suolo del controsoffitto, segnare questa misura su un listello di legno e riportarla su tutte le pareti (o comunque fin dove serve). Unire le tacche con una linea continua usando il sistema del filo sporco di nero fumo.
Le dimensioni dei listelli possono essere di 2 x 4 o 2 x 5 cm con una lunghezza pari al perimetro del controsoffitto. Acquistare anche i tasselli ad espansione a vite (fig. 1). Tagliare i listelli nei segmenti necessari, senza preoccuparsi delle giunture dato che a controsoffitto in opera il listello sarà del tutto invisibile. Forare ogni listello ad intervalli di 30 cm circa con fori di diametro pari a quello delle viti dei tasselli ad espansione; posare ogni listello sul punto di applicazione e, attraverso i suoi fori, segnare sul muro i punti dove dovranno essere incassati i tasselli (ricordarsi di numerare i listelli e le parti di muro dove saranno montati). Con il trapano elettrico e una punta adatta praticare i fori per i tasselli; infilare ogni listello al suo posto fissandolo saldamente con i dadi dei tasselli. Si può ora passare al montaggio dei listelli trasversali; questi dovranno essere da 1,5 x 7 o 1,5 x 8 cm in modo da arrivare a filo della cornice laterale (fig. 1).
La distanza fra un listello e l’altro è legata al tipo di rivestimento scelto. Se ad esempio si usano pannelli prefabbricati da 30 x 50 cm, i listelli dovranno distare fra loro di 50 cm; se si usano invece laminati plastici o compensati si sarà un po’ più liberi. I traversini saranno fissati alla cornice laterale mediante viti di legno. Prima di attaccare il rivestimento a questa intelaiatura è necessario tirare giù i fili della luce.
Si può ora passare al rivestimento (lo spazio sopra al controsoffitto non verrà utilizzato). Il tipo di fissaggio è legato al tipo di rivestimento; i pannelli prefabbricati si fissano con appositi ganci, non visibili dall’esterno, forniti con i pannelli stessi. Compensati e laminati plastici verranno fissati Invece con piccole viti (da stuccare) o con clips elastiche. Prima di fissare il rivestimento si dovranno predisporre su questo i fori da cui far uscire l’illuminazione. Si stuccheranno poi le giunture e le viti e, come rifinitura, si fisserà una cornicetta tutto attorno al controsoffitto per nascondere il punto in cui questo tocca le pareti. Non resta poi che dipingere o rivestire il controsoffitto.
Sgabuzzino pensile
Se il controsoffitto mira alla funzione specifica di allargare lo spazio domestico, la sua struttura sarà leggermente diversa; per prima cosa, in questo caso, non si tratterà più di abbassare l’intero soffitto, ma soltanto una parte. I locali che più si prestano a questo adattamento sono i ripostigli e i bagni; il lavoro va eseguito sopra la porta di accesso.
Anche se il locale è largo meno di un metro e mezzo, è necessario mettere un traversino al termine del controsoffitto per conferirgli rigidità. Se si usa un pannello di truciolato di legno compresso, verrà fissato alla cornice direttamente con viti a legno dal basso in alto; se invece si useranno i rivestimenti di cui si è parlato prima, sopra ai traversini sarà necessario posare un piano di appoggio; volendo altri ripiani, sarà sufficiente fissare alle pareti altri listelli su cui posarli. Se infine si desidera chiudere lo sgabuzzino pensile cosi realizzato, si dovrà fissare tutto attorno al vano da chiudere una cornice di listello di legno che verrà ovviamente fissata alle pareti con tasselli ad espansione; non è invece necessario fissarla al soffitto. Sui listelli montanti della cornice si fisseranno le cerniere per una o due antine, facilmente realizzabili con del truciolato o con del compensato. Si potranno in ogni caso far costruire le varie parti da un buon falegname, limitando poi l’intervento personale al solo montaggio.