La maggioranza dei problemi di incollaggio che si possono presentare in casa è risolvibile con le molte colle in commercio. Non esistono invece colle per il politene, che va saldato; anche il nailon non può essere incollato.
Qualsiasi superficie che debba essere incollata deve presentarsi pulita e asciutta. Anche l’untuosità dei polpastrelli può indebolire l’azione dell’adesivo. Se si devono incollare vari pezzi, assemblarli prima a secco per controllare dove e come si uniscono, poi numerarli per facilitare il lavoro.
Nel caso di interventi complicati, lasciare che una parte sia asciutta prima di procedere all’incollaggio successivo.
Riporre le confezioni di colla fuori della portata dei bambini, perché le colle viniliche, cloropreniche ed epossidiche, per esempio, sprigionano vapori tossici. Quando i bambini usano colla vinilica, sorvegliare il loro lavoro. Ricoprire la superficie di appoggio per evitare danni e aprire personalmente i tubetti per evitare pericolosi spruzzi. Tenere ventilata la stanza per disperdere i vapori.
Gli adesivi più usati sono i seguenti.
Colla cellulosica e a base di destrina. Serve per incollare le carte da parati. Si trova in vendita sia già pronta, sia sotto forma di polvere da miscelare con acqua. Alcune vanno applicate alla carta da parati, altre alle pareti.
Colla vinilica. Le colle di acetato di polivinile (PVA) hanno un ampio campo d’impiego e si presentano in confezioni che vanno dal vasetto in plastica per uso scolastico ai mastelletti per grossi lavori nei vari campi dell’artigianato e dell’industria. L’adesivo vinilico è bianco, ha una consistenza cremosa e può essere diluito con acqua. Una volta asciutto, resiste anche all’acqua ed è quasi trasparente. Si usa per incollare legno, carta e cartone, ma serve anche a legare la MALTA alle piastrelle, i mattoni e le pavimentazioni e può sigillare un pavimento di calcestruzzo per evitare che generi polvere. Come adesivo tuttofare nei lavoretti di casa, la colla vinilica va applicata solo su una delle due superfici da incollare e i due pezzi vanno poi tenuti fermi, mentre la colla fa presa, con morsetti.
Colla liquida trasparente. Resina sintetica che serve a incollare cartoncini, materiali flessibili come la pelle, e usata anche nel modellismo. Non è una colla molto resistente e non si deve usare per reincollare ceramiche rotte. Si applica direttamente dal tubetto, di solito su entrambe le superfici. Dopo l’applicazione attendere finché risulta solo leggermente appiccicosa, poi unire con forza le due superfici.
Resina epossidica. È costituita da due componenti, uno contenente la resina e l’altro l’induritore, che vanno mescolati immediatamente prima dell’uso. Una volta mescolata, la resina comincia a indurirsi e il processo non può essere fermato né rallentato. Delle due versioni, standard e a presa rapida, la più resistente è quella standard.
Si applica solo su una delle due superfici che, una volta unite, vanno pressate insieme con morsetti o nastro adesivo fino a che la colla è asciutta. La resina epossidica serve ad aggiustare e incollare metallo, ceramica, vetro e alcune plastiche rigide. Non è però adatta per materiali flessibili.
Resina alla formaldeide. Ideale per lavori di falegnameria, specialmente all’esterno, perché è idrorepellente; resiste alle alte temperature e ha un’ottima resistenza. Applicare su una superficie sola e morsettare le due superfici durante il tempo di asciugatura.
Colle a base di gomma cloroprenica. Si usano per incollare tessuti, pelle, ecc.; il tipo che si presenta come resina chiara, definito anche a contatto, è ideale per incollare elementi flessibili in materiale plastico a sé stessi o a materiali rigidi.
Non sono adatte al legno perché mantengono una certa flessibilità. Il tipo nero a base di gomma ha un’alta resistenza all’acqua ed è ideale per sigillare oggetti in gomma: stivali di gomma, le superfici esterne di barche e roulottes, teloni impermeabili e cerate.
Applicare la colla su entrambe le superfici, aspettare che sia asciutta al tocco, quindi unire le due superfici per una presa istantanea.
Se si usa una colla istantanea su ampie superfici in plastica o per esempio su mattonelle di sughero, è meglio usarne un tipo solubile in acqua. Molte infatti contengono solventi che sprigionano vapori dannosi. Se si deve lavorare su grandi superfici, assicurarsi sempre che l’ambiente sia ben ventilato.
Resina cianoacrilica. Chiamata anche supercolla, è un liquido trasparente che fa presa in pochi secondi. Si applica direttamente dal tubo su una sola delle superfici e immediatamente si uniscono le due superfici da incollare, facendo pressione per favorire la presa. Si usa per incollare metallo, vetro e ceramica, ma non serve per le stoviglie perché si ammorbidisce a contatto con l’acqua calda. Se accidentalmente si appiccicano due polpastrelli, basterà mettere le dita a bagno per qualche minuto in acqua calda saponata.
Resina ureica. Adesivo liquido, trasparente, adatto per vetro. Non lascia segni e, una volta asciutto, si può lavare ed è resistente all’acqua. Questo adesivo non fa presa finché non è esposto alla luce naturale del giorno o alla luce del sole. Non va bene per la ceramica e la terraglia, perché in questi materiali non penetra la luce e il processo di presa non può quindi aver luogo.
Colla al cloruro di polivinile .Questo adesivo ammorbidisce le superfici di PVC (cloruro di polivinile), assicurando un incollaggio efficace. Si applica direttamente dal tubetto su entrambe le superfici, che vanno unite e tenute pressate finché è avvenuta la presa. La colla al PVC è ideale per aggiustare oggetti in plastica flessibile come impermeabili, sgabelli da cucina e da giardino, palloni da spiaggia.
Collante liquido per polistirolo. Come la colla al PVC, questo adesivo ammorbidisce la plastica alla quale viene applicato. Per una buona presa va posto su entrambe le superfici. È molto usato dai modellisti.