La legna è una fonte di energia rinnovabile e, se bruciata correttamente, emette la stessa quantità di anidride carbonica assorbita dalla pianta per vivere e crescere, inserendosi così perfettamente nel ciclo naturale. Infatti, quando si brucia la legna, viene emessa nell’atmosfera anidride carbonica, che però viene assorbita dagli altri alberi mediante il processo di fotosintesi per produrre cellulosa e ossigeno.
Attenzione. Con il fuoco non si scherza e occorre avere la massima prudenza. Mai usare alcol o benzina perché sono liquidi molto infiammabili e corriamo il rischio di ustionarci gravemente. Per accendere il fuoco in sicurezza affidiamoci agli specifici prodotti in commercio, studiati apposta per facilitare l’accensione sicura della legna. Non soffochiamo inizialmente la fiamma con eccessiva legna, perché il fuoco per bruciare ha bisogno di ossigeno, cioè di aria.
La cippatura
Utilizzare i residui della potatura di alberi e siepi da giardino è un modo utile all’ambiente ed economico per il portafoglio. Chi ha la fortuna di abitare in campagna ha a disposizione un sacco di energia che può ricavare dalla potature di alberi da frutto, viti, ulivi, siepi, ramaglia di ogni genere, paglia, carta e cartone, gambi di girasole, fusti delle piante di granturco, canne e bambù: tutte biomasse che si possono bruciare nel camino e nelle speciali caldaie costruite per bruciare questo tipo di legname e derivati.
Il trituratore
Tutti gli scarti dell’orto e del giardino si possono triturare o legare in fascine da utilizzare, dopo l’essiccazione, nelle speciali caldaie. I biotrituratori lavorano grossi rami, ramaglie, erbacce, ortaggi secchi, stocchi del mais, carta e cartone, riducendo il tutto in pezzetti adatti per specifiche caldaie che permettono un grande risparmio. I trituratori sono poi utili per creare il compost, usando i residui alimentari della cucina, erba secca, scarti di frutta e verdura. Questi scarti si mettono in un angolo del giardino, coperti da una tettoia che lasci circolare l’aria; nel giro di due mesi otterremo un fertilizzante ecologico e molto potente. Recuperare carta e cartone è ancora più semplice: basta metterli a bagno nell’acqua e pressarli poi con le mani o con appositi pressatori molto economici. Otterremo delle sfere o dei cubi che, una volta seccati, potranno essere usati nelle caldaie. La loro potenzialità termica è quasi doppia di quella della legna.
Tipi di legname
Noce: legno molto pregiato, è un ottimo combustibile e quando brucia emana un aroma forte e intenso. Si può usare per cuocere il pane e i dolci. È difficile da trovare, se non come ramaglia di sottobosco o scarto di falegnameria, perché il suo legno viene usato per mobili e suppellettili di pregio. Quercia: legno pregiato. È un combustibile apprezzato perché essendo compatto brucia lentamente, mantenendo a lungo la fiamma.
Castagno: legno compatto, non molto pesante. Poco adatto per il riscaldamento perché ha un basso potere calorico e fa tanto fumo.
Faggio: legno compatto e di buon peso, a combustione lenta, con un buon potere calorico. Va bene per ogni tipo di cottura.
Betulla: legno morbido, non adatto a mantenere la fiamma nel focolare, ma ideale durante la fase di accensione del camino perché brucia in fretta. Larice: essendo resinoso tende a fare fumo e a sporcare la canna fumaria.
Pioppo: non è molto adatto come combustibile per il camino, essendo un legno leggero. Lo si usa durante la fase di accensione per la sua caratteristica di bruciare in fretta quando è secco.
Olmo: legno duro che brucia lentamente, con ottimo potere calorico. Per questo è un ottimo combustibile per il caminetto.
Ciliegio: è un buon combustibile che va molto bene per cuocere i cibi al forno, un po’ meno adatto come riscaldamento.
Pino: è un discreto combustibile, non dei migliori, ma accettabile; riscalda rapidamente. Essendo resinoso ha il difetto di fare fumo durante la fase d’accensione. Le sue pigne, invece, bruciano bene. Olivo: è un ottimo combustibile che brucia anche quando è verde per la presenza di sostanze oleose al suo interno.
Alberi da frutto: hanno legni duri che si prestano per il riscaldamento del caminetto. Hanno la caratteristica di bruciare lentamente, di fare poco fumo e di rilasciare sostanze aromatiche.
I pellet
I pellet stanno avendo un ruolo sempre più importante negli impianti di riscaldamento di piccole e medie dimensioni. Si tratta di un combustibile solido ricavato dalla segatura del legno e che, rispetto a GPL e gasolio, consente un risparmio di almeno il 40% sul riscaldamento. Queste pastiglie di legno compresso offrono interessanti vantaggi
-permettono l’alimentazione automatica della stufa o della caldaia
-hanno un potere calorico elevato
-le stufe a pellet non formano condensa nella canna fumaria
-i pellet si trasportano facilmente e producono un basso inquinamento
-hanno un’alta resa e un basso costo.
Il pellet migliore è compatto; si riconosce guardando il fondo del sacchetto dove non ci devono essere depositi di segatura.